Stanco, dopo avere giocato tutto il giorno con i bambini, Flammi è nel suo lettino, ma non riesce a dormire, poiché alcuni di loro stanno ancora correndo nei corridoi dell’hotel.
Quando finalmente regna il silenzio, chiude gli occhi. Poco dopo, nota qualcosa di strano nel cielo e, guardando fuori dalla finestra, scorge un rapidissimo raggio di luce e si chiede: “Era un lampo o una stella cadente?” E, vedendone un altro, si accorge che la luce proviene dal bosco. “Ma cos’è?”, si domanda Flammi. “Ecco!” dice, “un’altra luce!” Poco dopo, scopre numerose luci che brillano tra gli alberi. Contarle è impossibile, ma si dice: “Sono sicuramente 88! Forse sono lucciole…” Curioso come sempre vuole scoprire cosa sono quelle insolite luci. Prende la sua lampada frontale e, con un po’ di paura, imbocca il sentiero del bosco. È buio, fa freddo, i rami scricchiolano e il vento soffia tra gli alberi. Flammi avanza sempre più rapidamente, pensando che non sia una buona idea aggirarsi nel bosco a quest’ora.
Poi, sente un forte vociare. “Luci brillanti e urlanti? Speriamo che non siano dei fantasmi”. Vorrebbe scomparire, ma le luci e il fruscio sono sempre più vicini e lo circondano. Proprio quando sta per urlare e chiedere aiuto, alcuni bambini escono dai cespugli, gridando: “Ciao Flammi!” Stanno intraprendendo un’escursione notturna, giocando e cantando. Lui tenta di restare calmo, pur ammettendo che l’hanno spaventato un po’.
Le ginocchia gli tremano ancora, ma è contento che non sia capitato niente di brutto e fa ritorno con i bambini al Feuerstein, dove crolla, esausto, sul suo lettino. Nell’intero hotel regna nuovamente la pace, ma, prestando attenzione, è possibile sentire un leggero e soddisfatto russare. Chi sarà mai?!