Il nostro consiglio sul vino di febbraio: Cuvée Tres 2016

Con la Cuvée TRES, l'azienda ridefinisce i limiti del possibile e sottolinea la sua competenza negli assemblaggi bordolesi ai massimi livelli internazionali.

Vitigni

77% Merlot, 20% Cabernet Franc, 3% Cabernet Sauvignon

Posizione

Cortaccia – Brenntal, 220-300 m s.l.m., sud-est, in forte pendenza

Natura del terreno

Terreno rosso sabbioso con minerali argillosi e ossidi per il Merlot, terreno ghiaioso calcareo per il Cabernet

Resa

35 hl/ha

Affinamento

In barrique di rovere francese per 15 mesi. Successiva permanenza in botti grandi di rovere per 9 mesi e in bottiglia per 4,5 anni.

Quantità

2.120 bottiglie

Dal 2010, la cantina Cortaccia seleziona parcelle speciali nei vigneti coltivati a Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon nella valle Brenntal, che offrono regolarmente una qualità eccezionale. Le uve di queste piccole parcelle sono state vinificate separatamente per la prima volta nel 2015. Il grande potenziale dei vigneti di Cortaccia per i vitigni Bordeaux si realizza pienamente nell'assemblaggio dei singoli vitigni.

L'annata 2016 è la migliore annata di vini rossi dell'ultimo decennio. Grazie alle condizioni climatiche ideali, le uve hanno potuto maturare perfettamente – condizioni ideali per la Cuvée Tres 2016.

Il nome TRES sta per il numero "tre" e si riferisce alle tre varietà di uve utilizzate nella cuvée e ai tre valori della cantina, rappresentati nel logo da tre cipressi: l'apprezzamento del territorio, la dedizione del team della cantina e l'attitudine alla concretezza con cui i viticoltori svolgono il loro lavoro. Allo stesso tempo, il nome si ispira al "Corno di Tres", il punto più alto della catena montuosa sopra Cortaccia.

Ognuna delle 2.120 bottiglie è stata dipinta a mano. Il colore è stato preso dal terreno del vigneto in cui sono state coltivate le uve: un altro segno del profondo apprezzamento del territorio.

La cantina Cortaccia si trova nell'omonimo paese nel sud dell'Alto Adige. Uno dei motti della cantina: “I grandi vini nascono nei vigneti.” Per questo, i protagonisti sono i viticoltori che lavorano nelle vigne. Il ruolo esclusivo del lavoro manuale in questo contesto è dimostrato già dalla struttura molto piccola: 190 soci coltivano 190 ettari di terreni tra 220 e 900 metri di altitudine, seguendo attentamente un rigido programma di qualità.

Nella cantina è l’intento produrre vini che rispecchino fedelmente i differenti terreni e le varie posizioni dei vigneti. Il presupposto per questo è un affinamento attento e preciso delle singole aree vinicole. Saperi ed esperienze derivanti da secoli di viticoltura nel comune, abbinati a tecnologie moderne, sono altrettanto importanti quanto l’impegno e la passione dell’enologo e dei suoi collaboratori in cantina.